venerdì 9 aprile 2010

Primo semestre andato: Windows 7 piace ai consumer ma non alle aziende!


In un recente articolo del Sole 24 ore, noto giornale di stampo economico, è stato pubblicato un articolo che parla della diffusione di Windows 7 nel mercato italiano. Quello che è emerso risulta davvero interessante: i consumer lo stanno largamente abbracciando, lasciandosi alle spalle Vista e sopratutto l'eterno XP, mentre l'area commerciale tende a rimaner ancorata ai loro vecchi sistemi, segnando un notevole calo del rinnovo dei PC rispetto agli altri anni. Cosa vuol dire questo? Beh, un po' di economia l'ho fatta alle superiori (5 anni di ragioneria haimè) ma potrei azzardare che, per esempio, l'ammortizzazione dei beni nelle aziende, a causa anche della recente crisi, si sia parecchio allungato (l'ammortizzazione dei beni, in soldoni, è il tempo in cui si stima possa ritornare il denaro speso per quei beni). Va da se che, se il tempo di ammortizzazione è aumentato, anche la sostituzione dei macchinari è per forza di cose rimandata.
Ora voi direte " Ma non basta cambiare sistema operativo? Che ci vuole!". Eh no, non è esattamente così semplice: sostituire il sistema operativo, oltre che (relativamente) costoso in termini di licenze, risulta costoso anche in termini di risorse umane. Innanzitutto installare il software già presente nei vecchi PC in quelli nuovi, con tutte le conseguenti beghe di compatibilità ecc risulta estremamente dispendioso, quello che però preme davvero è istruire nuovamente TUTTI i dipendenti all'utilizzo di un nuovo ambiente che non hanno mai visto prima. Noi giovani ci adattiamo nel giro di una settimana, l'impiegato medio però, che di anni non ne ha certo 30, impiega invece molto ma molto più tempo di noi e non tutti a 50 anni sono spigliati come noi nell'utilizzare un PC (in casa mia, per esempio, giusto mio padre è in grado di accendere un pc e navigare in rete!). Forse, da tutto ciò, si evince pure come in italia, la classe lavorativa sia in effetti ancora "vecchia" e che di spazio per i giovani ancora non ve ne sia molto. Questa però è un'altra storia che potrebbe essere approfondita in un futuro post.
Lo so lo so, avrò detto una montagna di banalità. Vabbé, poco m'importa! Avevo voglia di risvegliare quella poca (pochissimissimissima) passione che avevo per l'economia ai tempi delle superiori!

La letterina di Google!

Ebbene si, proprio oggi ho ricevuto una "letterina" da Google. Anzi senza virgolette, è proprio una letterina ina ina, scarna e chiusa con lo sputo.


Eccola qui la lettera di Google, necessaria ad attivare il proprio account AdSense ossia quel mezzo con il quale noi poveri blogger raccimoliamo qualche spicciolo grazie alla inlcusione delle pubblicità nel nostro sito. La lettera contiene logicamente un codice d'attivazione indirizzato all'intestatario del conto e tutte le informazioni del caso per l'attivazione. La cosa buffa però è che, nonostante sulla lettera vi sia scritto "Contiene importanti informazioni sull'account", il materiale di cui è costituita la lettera, oltre che al modo in cui è chiusa è davvero ridicolo XD Mbah, alla faccia delle informazioni importanti! La cosa veramente bella è però la gigantesca scritta "Google" Sul retro della busta... Davvero d'effetto, di quelle da mostrare agli amici per sboroneggiarsi (di cosa poi non si sa!)
Detto questo... Beh... Al prossimo post! BYE!



sabato 27 marzo 2010

Lady Gaga - Icona del malessere generazionale?

Ho letto recentemente un articolo di Repubblica davvero interessante sul fenomeno Lady Gaga. In pratica l'articolo afferma che la cantante pop, criticata da molti, amata da altrettanti, debba essere analizzata più approfonditamente, con una lente che riesca a leggere tra le righe dei suoi testi e dei suoi video e che non si vermi al mero aspetto appariscente ed esageratamente trash.
Ora, parlando sinceramente, mentirei dicendo che non apprezzo Lady Gaga. Per me rappresenta un'icona pop davvero riuscita ed è proprio grazie al suo esagerato trash che mi piace anche perché, in effetti, bella non è poi così bella, brava lo è ma le canzoni per il grande pubblico non è che siano poi così ricercate. Quello che mi colpisce insomma è proprio il suo aspetto esagerato nonché l'eccentricità dei suoi video.
Dopo questa digressione, della quale mi scuso, devo dire comunque che l'articolo in questione in effetti c'azzecca proprio: pone l'attenzione del lettore su alcuni elementi della "politica" della Gaga ai quali neppure io avevo fatto caso. In effetti, l'esagerata ricercatezza dell'assurdo, quell'ostentata sensualità e sessualità vuole proprio far trasparire come al giorno d'oggi ci venga propinato, come fossimo vacche all'ingrasso, tutta una serie di concetti, stilemi, modi d'essere, prodotti ecc ai quali noi sottostiamo in maniera ormai passiva, senza quasi farci caso. Detto questo, vi linko (a quei quattro gatti che mi leggono) l'articolo di Repubblica, augurandovi buona lettura!

venerdì 19 marzo 2010

Un giorno come tanti, un anno come pochi!

Oggi è il mio compleanno, grazie per gli auguri e bla bla bla. A dire il vero non ho mai prestato così tanta attenzione alla ricorrenza della mia nascita, nemmeno al diciottesimo devo dire, tanto che la smania della patente non l'ho proprio mai avuta. Detto questo devo però ammettere che tale ventunesimo compleanno è invece un po' diverso dal solito poiché segna il termine di un anno davvero davvero incredibile. Si può dire che sia stato un periodo di tempo davvero incredibile? Certo che si: in un anno sono passato dal voler mollare l'università al riuscire a dare finalmente un buon numero di esami, alcuni addirittura con una buona valutazione. In un anno mi sono fatto nuovi amici all'università, nuovi importantissimi amici devo dire. In un anno ho trovato il coraggio, coraggio che non avevo mai avuto e che come un leone sono riuscito ad estrapolare dal mio animo. In quest'anno ho deciso inoltre di intraprendere una nuova ed incredibile avventura che mai avrei immaginato, anche solo 6 o 7 mesi fa, di poter vivere.
Insomma, un anno davvero incredibile, un anno strapieno di esperienze, di divertimento, di momenti unici e si, anche di momenti malinconici!
Quindi volevo ringraziare tutte le persone che in quest'anno hanno contribuito a farmelo rendere unico.

GRAZIE DAVVERO!

mercoledì 17 marzo 2010

Ricordi d'altri tempi - Il mio primo articolo pubblicato nel web!

Il ricordo è vivido dentro la mia memoria come fosse ieri: "Ciao, abbiamo letto un tuo articolo e saremmo lieti di averti all'interno del nostro staff" , una frase che qualunque giornalista vorrebbe sentirsi dire. Se poi stiamo parlando di un giornalista videoludico, dove la passione ha la possibilità di fondersi con il lavoro, capirete da voi che tale frase acquista ancora più enfasi e scatena reazioni ancora più "gioiose". Sarà per via dell'età, sarà per l'idea di mettere a disposizione della rete un proprio lavoro, ma io, quando ricevetti tale notizie, feci letteralmente i salti di gioia! Avevo circa 16 anni, frequentavo la terza superiore se non erro. Avevo iniziato a scrivere qualche articolo infatti, giusto per divertimento, ed avevo iniziato a pubblicarlo sul forum www.forum.gamesvillage.it di cui sono divenuto moderatore circa un anno fa oltretutto. Gli articoli, più o meno 2 o 3, vennero subito notati da un dipendente di un sito internet, www.games.it e venni appunto contattato per la collaborazione.
Sono passati ben quattro anni da quel giorno e per celebrare un po' questo evento ho deciso di recuperare il mio primo articolo realizzato interamente per la testata giornalistica online.

Viewtiful Joe: Double Trouble
Dopo le brillanti piroette di Joe nelle console casalinghe, l'eroe con la pancetta debutta nel mondo delle console portatili, portandosi dietro una nuova avventura e nuovi poteri da toccare con un dito!

In questa ultima generazione di console che ormai ci stiamo apprestando ad abbandonare, il 2D sembrava ormai aver perso quasi totalmente la sua importanza. Un temerario team di sviluppo interno a Capcom però, ha voluto andare contro corrente. Hanno avuto la magnifica idea di realizzare un picchiaduro a scorrimento con numerosi elementi platform, dalla struttura 2D ma con una realizzazione tecnica da urlo. Stiamo parlando di Viewtiful Joe e Clover Studio ha deciso di portare il suo eroe in tutina rossa anche sul portatile più in voga al momento: Nintendo DS.

Viewtiful idea?
L'interrogativo di queste... L'articolo completo è reperibile a QUESTO indirizzo.

Non c'è che dire, proprio un bel tuffo nel passato! Ho voluto condividerlo giusto per ricordare da dove son partito, dove sono arrivato e dove mi piacerebbe arrivare. Chissà che un giorno non mi leggiate in qualche pagina di siti come Multiplayer o perché no? Anche rivista cartacea quale la storica TGM o XBox Magazine ufficiale!

venerdì 26 febbraio 2010

Novità, per quel che valgono...

Bene, dopo aver revitalizzato il blog con un post, cosa che non facevo da millemila anni, ho deciso di modificarne anche un po' la struttura. Niente di eclatante sia chiaro, ho giusto modificato l'immagine di intestazione e la larghezza della colonna di testo.
Bella la nuova immagine? Devo dire che la mia sagoma è riuscita piuttosto bene, però forse è troppo spoglio... Chiederò aiuto a qualche amico grafico per sentire il suo parere! Bene, dopo questo breve aggiornamento vi saluto! Speriamo continuiate a leggermi ;)

UPDATE: Ok, mi son voluto sbizzarrire ed ho totalmente modificato la silouette originale... Di seguito vi mostro i vari passaggi che ho effettuato XD

Versione iniziale:


Versione intermedia:


Versione definitiva:


Bene, non sono un esperto di Photoshop ma a quanto pare m'è venuto fuori un lavoro simpatico! Direi che come header va più che bene!

giovedì 25 febbraio 2010

Soggettività di un valore - il relativo significato.

Che significato ha per voi la parola... Maniglia? Magari nessuno, magari invece per qualcuno vuol dire molto anzi moltissimo. Questo perché ognuno di noi associa a delle parole apparentemente banali dei ricordi più o meno forti. Possono esserci anche parole alle quali sono legati eventi spiacevoli, come forchetta per il sottoscritto (ebbene si, da piccolo sono stato forchettato in testa da una compagna dell'asilo). Insomma, parole che assumono forma ed importanza differente a seconda di chi la legge, come la legge, quando la legge.
Avete mai provato però ad espandere questa visione a qualcosa di più impegnativo, per esempio i valori che ognuno possiede? Mi viene in mente l'onore: ognuno di noi ha sicuramente una concezione, seppur di poco sfumata, diversa rispetto a quella che ha magari nostra sorella piuttosto che nostro padre. Questo perché appunto, si tende sempre a vedere il mondo nella propria ottica e a valutare le cose con il proprio metro. In effetti, vedere le cose con gli occhi degli altri è sicuramente cosa difficilissima e d'altra parte, tale argomento richiederebbe un approfondimento oltremodo esaustivo.
Tornando però alla diversa concezione che ognuno ha dei valori, perché non ci adentriamo nel clou del discorso proponendo come metodo di confronto... L'amicizia? Si l'amicizia, questo tema che fa tanto ragazzina smielata e nutellosa. L'amicizia per voi cosa rappresenta? A me viene in mente un post che lessi qualche tempo fa in un forum di cui sono moderatore "Ah, per me l'amicizia è una gigantesca boiata, non ho tempo da sprecare su certe cose...". La persona che disse tale frase, a quanto pare, aveva una concezione molto particolare di amicizia, talmente particolare da considerarla una cosa inutile e poco importante. Altre persone vedono l'amicizia come qualcosa di talmente prezioso da metterla quasi allo stesso livello dell'amore: per citare un mio caro amico "Gli amici sono i fratelli che mi son scelto IO", certo fa molto Mulino Bianco quest'affermazione, ma è per rendere l'idea di come varia il soggetto "amicizia" da persona a persona. Ci sono persone invece, forse le più inquietanti a mio avviso, che considerano l'amicizia come una convenzione sociale ossia qualcosa a cui bisogna sottostare poiché imposta dalla società. Piccola digressione sul mio commento relativo all'inquietudine che tali persone mi suscitano: essi, almeno chi dice di trovare l'amicizia inutile prende posizione, così come coloro che mielosamente la considerano il più nobile e puro dei valori; considerarla invece alla stregua del farsi il bagno tutti i giorni per non puzzare, piuttosto che pettinarsi la mattina altrimenti si sembra un pazzo, almeno a me, da inquietudine.
Per sviscerare ulteriormente l'argomento, si potrebbe considerare l'amicizia in se e perché questa abbia così tante sfaccettature a seconda delle persone che abbiamo davanti. L'amicizia infatti, diciamocelo, non è cosa per tutti: un rapporto simile richiede un grande sforzo ed un impegno di energie davvero notevole. Essere amico di una persona può voler dire molte cose, per esempio offrire una spalla su cui piangere nei momenti di tristezza, una mano da afferrare in quelli di bisogno, una voce da ascoltare che ti rassicuri nei momenti di incertezza, un dispensatore di consigli insomma, piuttosto che fazzoletti o cioccolatini (sapete, la cioccolata è un ottimo antidepressivo!). Essere amico di una persona però, può voler dire anche e sopratutto un'altra cosa: aprirti all'altro, permettergli di vedere il tuo lato debole, quello che necessita più protezione e sostegno, permettergli di starti vicino quando sei afflitto (o afflitta, sia mai che qualche donna stia leggendo sto blog dimenticatodaddio), consegnargli in mano le tue incertezze ed affidarti a lui, l'amico. Eh, molte persone non sono capaci di tutto ciò, molte persone semplicemente fanno gli amici "passivi"(no, non si piegheranno a 90 aspettando un vostro "colpo"), annuendo quando gli parli, dispensando consigli spiccioli e sentendosi così apposto con la coscienza. Eh, purtroppo l'amicizia non è una linea unidirezionale bensì necessita di uno scambio reciproco di "amicosità", altrimenti uno dei due nodi prima o poi interrompe la connessione (e grazie al prof Marchiori di reti per avermi ispirato questa metafora XD). Forse è proprio questa la difficoltà maggiore dell'amicizia: non tutti VOGLIONO lasciar penetrare la loro scorza accuminata di riccio!

Giacomo Quadrio

PS: perdonate il terribile post di questa notte, sarà grammaticamente terribile, lessicalmente moscio e strutturalmente imbarazzante. Ero però preso dall'ispirazione di scrivere qualcosa su sto buco di blog e quindi l'ho fatto...!

PS: Vorrei ringraziare un amico che mi ha ispirato nella stesura di questo articolo, nel senso che parlando con lui abbiamo toccato proprio l'argomento dell'amicizia in questi termini :D